Concorso Totalife, Giovanni Sasso: “Occorre sensibilizzare i giovani al tema della democrazia”

Giovani e democrazia. Questa l’essenza della VII edizione del Concorso indetto da Totalife destinato agli alunni degli ultimi due anni delle scuole superiori , in cui i ragazzi sono stati chiamati ad affrontate un tema di grande attualità: “Democrazia, crisi di un’idea regolativa”. Il prof. Giovanni Sasso, ex professore e dirigente scolastico, presidente della Società Filosofica Italiana sezione di Avellino e componente della Commissione del Concorso Totalife, stila un bilancio della VII edizione.  Sasso individua le criticità che hanno portato a una minore partecipazione rispetto agli scorsi anni ed evidenzia, allo stesso tempo una buona qualità dei contenuti degli elaborati . Novità dell’edizione di quest’anno del Concorso scuola Totalife è l’introduzione di tre menzioni speciali. La premiazione si terrà il 19 maggio presso l’Hotel de La Ville di Avellino. Obiettivo è il sostegno agli studenti che vogliono approfondire, perfezionare la loro formazione.

Vogliamo fare un bilancio della VII edizione del Concorso scuola?

Il tema democrazia era un tema sentito non solo da noi organizzatori, ma diffuso sia nel 2022 e, soprattutto, nel 2023. Abbiamo avuto una  quantità di iscritti alla piattaforma Sofia abbastanza consistente e abbiamo redatto molte certificazioni di partecipazione soprattutto online. La partecipazione finale si attendeva maggiore, è stata un po’ deludente la quantità di lavori che sono stati consegnati. La presenza registrata  si è affievolita rispetto al passato, una delle cause, certamente,  l’avvento della settimana corta ha compresso i tempi disponibili degli studenti”.

Hanno giocato un ruolo, in questa diminuzione di partecipazione, anche il Covid e la Dad?

Assolutamente sì. Dopo il Covid sono venuti meno compiti scritti, lavori impegnativi, in cui la Dad ha avuto la sua parte, cambiando il metodo di studio. Ora, però, bisogna ricominciare. Lo dicono le statistiche ricavate dalle  prove Invalsi che valuta l’apprendimento: nelle regioni meridionali per la lettura e la matematica arrivano al livello 2 e non al livello 3 come le altre regioni”.

Il tema del concorso: “Democrazia, crisi di un’idea regolativa”, complesso e articolato, come è stato affrontato dai ragazzi?

I contenuti dei lavori sono stati buoni. La nostra società, il nostro contesto socio – politico si chiede il  perché c’è questa disaffezione alle democrazia partecipativa, perché c’è un allontanamento e non sensibilità all’analizzare le contraddizioni. Bisogna insistere su questa problematica. Il nostro primo premio è stato assegnato a una ragazza che frequenta il terzo anno del Liceo Mancini e ha affrontato il tema della democrazia dal punto di vista dei giovani, raccogliendo elementi dai social, giornali, tv. Nell’elaborato riporta il suo pensiero critico ed evidenzia che c’è sensibilità, intelligenza critica da parte dei ragazzi e, quindi, questo dialogo deve essere approfondito e tenuto con metodi semplici e, allo stesso tempo, con contenuti profondi”.

Novità di quest’anno l’introduzione di tre menzioni speciali…

Come commissione abbiamo deciso di  introdurre tre menzioni speciali, in quanto c’erano dei i valori che non volevamo andassero perduti. Ad esempio ci ha sorpreso positivamente l’“Istituto De Gruttola” di Ariano Irpino che ha partecipato in maniera numerosa, con intere classi appartenenti all’indirizzo Professionale e all’indirizzo Alberghiero. Altra menzione speciale va a una intera classe e un’altra a 14 ragazzi, che hanno trattato il problema della democrazia, con il commento alle immagini dell’attuale guerra di una ragazza russa e  di una ragazza ucraina profuga. Alle tre menzioni speciali andrà un premio di 500 euro, ricavato dalla disattesa partecipazione della scuola secondaria di primo grado”.

Quanto è importante la scuola nel sensibilizzare i giovani alla democrazia?

Il ruolo della scuola è decisivo. Il Miur nella tornata legislativa scorsa ha introdotto un decreto di Educazione Civica. Oggi in tutte le scuole c’è un’ora settimanale dedicata all’insegnamento, prima invece  era congiunto ad altre materie. Non abbiamo un effetto immediato, ma lo avremo nel tempo, soprattutto, se la sensibilizzazione die professori avviene con una certa continuità. I ragazzi devono comprendere che i 60 anni di pace che abbiamo goduto sono minacciati da questa guerra e le grandi libertà e i diritti della democrazia sono da difendere e incrementare perché mai del tutto acquisiti” .

Qual è l’obiettivo del Concorso Scuola Totalife?

L’obiettivo principale è quello di sostenere l’interesse ed eventuali spese per i ragazzi che vogliano approfondire, perfezionare la loro formazione. La vincitrice di questa VII edizione del Concorso Scuola Totalife è una studentessa del terzo anno del Liceo Mancini che studia tedesco e potrà fare un’esperienza di soggiorno all’estero per migliorare la lingua, così come anche i vincitori del secondo e terzo premio”.

Progetti per la prossima edizione del Concorso?

Per la prossima edizione dobbiamo studiare un modo diverso e maggiormente coinvolgente di proporre il concorso. Questo è quello che si è deciso in Commissione, ci riuniremo a breve e valuteremo il da farsi. Bisogna fare i conti anche con le possibilità di Totalife che sta rinnovando la propria presenza in Africa. Attualmente è impegnata nella ristrutturazione della Clinica Mobile e, a breve, avvierà un programma di realizzazione pozzi per combattere l’emergenza siccità”.