Siccità nel Corno d’Africa: l’intervento di Totalife con l’installazione dei pozzi

Siccità e carestia. Continua il dramma nei territori del Corno d’Africa. La stagione delle piogge è sempre più assente e questo impedisce la coltura di prodotti agricoli, utili per difendersi dalla carestia. Inoltre, la mancanza di acqua contribuisce alla diffusione di gravi patologie, come il colera e forme gravi di dissenteria, in nazioni dove i sistemi sanitari sono al collasso.

La causa principale dell’assenza di piogge è El Niño, un fenomeno climatico che innalza eccessivamente la temperatura delle acque del Pacifico. L’Africa orientale e l’Africa meridionale entro la fine del 2023 si ritroveranno a dover affrontare un lungo ed estenuante periodo di siccità. In Kenya, in particolare, 2milioni e 700mila persone hanno bisogno di aiuti umanitari.

Il presidente di Totalife, Roberto Godas, è stato informato dai capovillaggi  che detengono fonti idriche potabili del forte afflusso di persone nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, quando la temperatura è più fresca, che arrivano a percorrere fino a 𝟖 𝐜𝐡𝐢𝐥𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢 a piedi  per riempire i propri secchi d’acqua da portare nelle loro case. A causa dell’ 𝗲𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮, l’acqua di diversi pozzi è 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗮𝗹𝗺𝗮𝘀𝘁𝗿𝗮.

Totalife vuole costruire e mettere in funzione pozzi , la cui 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐛𝐚𝐫𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐭𝐞.  Le persone più a rischio in questa emergenza sono donne e bambini, tradizionalmente addetti alla raccolta dell’acqua: percorrendo lunghi tragitti sono sottoposte a violenze di ogni tipo. Inoltre, molte madri hanno difficoltà ad allattare per la malnutrizione, con un aumento della mortalità infantile.